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al testo di Censa Cucco
Il peso delle tenebre
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Perenni ingorghi invadono l'anima che pesano e dolgono. Spezzerò la pietra in germoglianti semi frantumerò il dolore in scintille di vita distillerò la gioia dalle tenebre. Andrò dove gemma il seme di questa coscienza oltre le catene del tempo sorgerò come vita dalla sabbia del deserto ma qui adesso è un incedere lento su lame affilate di nulla.
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Loredana Savelli
- 12/01/2012 15:35:00
[ leggi altri commenti di Loredana Savelli » ]
Lucida speranza, senso della realtà, forza interiore. Un caro saluto con abbraccio.
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Teresa Milioto
- 12/01/2012 15:01:00
[ leggi altri commenti di Teresa Milioto » ]
bella!
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Giovanni Degli Esposti
- 12/01/2012 11:45:00
[ leggi altri commenti di Giovanni Degli Esposti » ]
E proprio quell "...incedere lento su lame affilate di nulla" il senso prigioniero del nostro stare esistenziale, dal quale ci libera il volo delle emozioni pure e lo sgorgar dei versi. E allora potremo frantumare "...il dolore in scintille di vita" e distillare "...la gioia dalle tenebre." ...e le tenebre non avranno più peso... penso che sia il destino (e la missione) dei poeti, come te, Censa.
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giuliana Ferrara
- 12/01/2012 11:07:00
[ leggi altri commenti di giuliana Ferrara » ]
ma qui adesso
è un incedere lento su lame affilate di nulla
Il cuore e lanima del poeta contiene tutti i dolori del tempo, raccoglie tutte le speranze di brume e di luci. e tu Censa, volteggi leggera, solitaria e lenta su lame taglienti di nulla... il dolore del nulla che impregna tante volte il nostro cuore ci farà risorgere come araba fenice. un bacio a te ed alla tua bella prosa!!!!
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